La primavera è la stagione per eccellenza, nel senso che dopo un lungo periodo freddo, costante, piovoso, a volte nevoso, sicuramente impegnativo sia dal punto di vista fisico che psichico, finalmente arriva il cambio di stagione… il cambiamento per eccellenza!
Questo è vero dal punto di vista climatico, ma coinvolge anche la sfera psicologica, comportamentale e lavorativa. Il 21 marzo ha coinciso con l’inizio della primavera, il nome deriva dal latino: è una parola che in realtà è la fusione di due termini, “prima” e “ver”, il significato è primo venticello, che è più o meno la brezza che accompagna i giorni di questa stagione.
Problema 1: temperatura altalenante. L’alternarsi delle stagioni comporta notevoli mutamenti. Con la primavera il giorno dura di più, fino al solstizio d’estate, il 21 giugno in cui la notte è molto più breve. Questo determina un cambiamento nel comportamento perché si ha la possibilità di stare molto all’aria aperta: lo vuole il corpo, lo vuole lo spirito. Ad aprile l’aria però è ancora “frizzante”, le temperature sono stabili e si corre il rischio di passare dal sole alla pioggia, dal cappotto alla giacca leggera.
Rimedio: indossare capi leggeri ma impermeabili, antivento ma traspiranti.
Problema 2: troppo stanchi? Maggior tempo passato alla luce è un rimedio naturale per combattere la ruggine della sedentarietà invernale; questo però significa meno tempo dedicato al riposo, notturno e non.
Rimedio: stretching e bagno. Anche nell’attività fisica, l’aumento progressivo e costante deve essere alternato ad un buon recupero: la sera prima di andare a dormire con una serie di semplice esercizi di allungamento, che consentiranno ai muscoli stanchi ed induriti di rilassarsi. Un bagno di pochi minuti in acqua calda e bicarbonato farà sicuramente al caso nostro.
Problema 3: occhio al sole. La luce è spesso abbinata la sole. Non sempre è così: rovesciando la medaglia, sole può essere concepito anche come fonte di raggi ultravioletti nocivi. Non si è invincibili: le ore più calde, specie quelle alla fine della primavera, sono anche quelle in cui i raggi arrivano più perpendicolari e portano maggiori danni.
Rimedio: creme e a filtri. Se la permanenza alla luce diretta è prolungata è necessario utilizzare creme per il viso ad alta protezione nei confronti dei raggi solari per evitare insorgenze di macchie o addirittura melanomi; la prevenzione deve essere attuata anche nei confronti delle mucose labiali e degli occhi.
Problema 4: sindrome metabolica. In questo periodo è di gran moda la “sindrome metabolica” ; molti di voi sbarreranno gli occhi per lo stupore e la sorpresa convinti di non sapere nulla a proposito di questo termine: niente di più falso. La sindrome in questione raggruppa un insieme di quadri clinici già noti a tutti: diabete mellito, ipertensione, dislipidemia (colesterolo e trigligeridi alti); la contemporanea presenza di almeno due di queste tre patologie, associata a una circonferenza della vita superiore a 102 cm per l’uomo e 88 per la donna dà diritto all’ingresso del grande gruppo dei pazienti affetti da sindrome metabolica; la deposizione di grasso viscerale a livello addominale è collegata con l’aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Che collegamento ci può essere con la sindrome metabolica e la primavera? Ognuno dei quadri patologici associati alla sindrome può essere trattato farmacologicamente, ma nella valutazione globale dell’aumento del rischio cardiovascolare, la terapia non è sufficiente, o meglio, l’impego dei farmaci deve essere unito alla strategia fondamentale: la modificazione dello stile di vita. Questo significa perdita di peso, ottenuto con una riduzione delle calorie, ma anche e soprattutto con l’aumento del dispendio energetico, in altre parole con un aumento dell’attività fisica.
Rimedio: sì a dieta e movimento. Il calo ponderale comporta, una diminuzione dei valori pressori, una riduzione della glicemia, un abbassamento dei trigliceridi del sangue e un aumento della quota HDL (colesterolo buono) e una diminuzione dell’LDL (colesterolo cattivo); automaticamente anche la circonferenza della vita subirà vistosi cambiamenti. Quotidianamente la nostra vita è scandita dal bilancio calorico e dal metabolismo: senza svolgere attività fisica e stando semplicemente distesi a letto, consumiamo calorie; la quantità dipende dalle dimensioni corporee, dalla temperatura esterna e interna, dall’attività degli ormoni, dall’età e dal sesso: parliamo di metabolismo basale. A questa quota fissa di calorie dobbiamo aggiungere quelle consumate nel corso della giornata con le consuete attività, come il lavarsi, pettinarsi, lavorare e mangiare. Come il mangiare? Certo, anche quello, o meglio la digestione di ciò che si è introdotto comporta un consumo di energia; pertanto se al metabolismo basale aggiungiamo le calorie perse con qualsiasi tipo di attività fisica e aggiungiamo invece quelle sotto forma di alimenti, avremo il già citato bilancio calorico: grossolanamente, se questo è espresso da un numero positivo, si avrà un aumento del peso corporeo, invece un calo se il numero ottenuto è negativo.
Problema 5: stress e stanchezza. Molti si lamentano del fatto che la primavera è una stagione bizzarra, sotto molti punti di vista. Avete mai notato come il cuscino si riempie di capelli proprio in questa stagione? Le novità non vengono mai accettate passivamente, siano esse positive o negative. Il nuovo comporta un adeguamento che provoca uno stress, che può essere un deciso vantaggio o un fattore negativo. Pertanto la brezza primaverile che accompagna l’avvento di questa stagione provoca comunque degli effetti, va a modificare una situazione che climaticamente e non solo, si protraeva da sei mesi, dall’inizio dell’autunno.
Rimedi: integrazione con antiossidanti. Come spiegavo all’inizio il fattore stesso di cambiare il proprio stile di vita comporta un aumento dell’attività fisica, si determina così una produzione di endorfine, che non sono nient’altro che oppioidi endogeni, cioè sostanze naturali chimicamente simili alla morfina, provocano benessere psichico e alla lunga danno dipendenza fisica. Un piccolo trucco per vincere la stanchezza della primavera: semplicemente per aiutare l’organismo che può essere in difficoltà, vi consiglio di ricorrere sotto controllo del medico o del farmacista, agli antiossidanti. Un’integrazione di vitamina A,C,E, selenio, magnesio e altri elementi consente di combattere l’ossidazione cellulare. Questo termine definisce l’invecchiamento e la morte delle cellule. Gli antiossidanti sono contenuti nelle vitamine, quindi nella frutta, nelle verdure e in molti cibi. E’ necessario prediligere i cibi di stagione, tuttavia nel mondo occidentale con i processi di coltivazione e conservazione dei cibi, non si riesce da un’alimentazione ottimale ad ottenere la quantità necessaria di sostanze antiossidanti di cui si ha la necessità per combattere l’invecchiamento, quindi un’integrazione tramite multivitaminici è consigliata.
Dott.ssa Monica Giovacchini